A Natale l'Italia è stata caratterizzata dal mal tempo e per il circo questo ha significato "fango" con tutti i disagi del caso. Tenere pulita ed in ordine la piazza in questi casi è una fatica maggiore, ma necessaria, per se stessi e per il pubblico che il Circo accoglie.
È una fatica a cui non si è sottratta la Famiglia Tucci, titolare del Circo Merano, che per Natale era a Roma nel quartiere di Torrevecchia, una piazza di terra, ma curata in tutti i particolari con camminamenti in ghiaia ben delimitati. Uno spazio pulito e sobrio quello dominato dallo chapiteau azzurro e bianco, con una bella entrata, una hall con il bar ed i tavolini addobbati con tovaglie natalizie. All'interno del circo domina l'azzurro, dalla barriera ai palchi, gli addobbi natalizi sono misurati, danno il giusto tono senza eccessi, creano l'atmosfera con equilibrio perché, in fondo, quello che conta davvero è lo spettacolo che si presenta in modo assai dignitoso e piacevole. Le riprese dei toni creano da subito un clima di simpatia, con trovate semplici e con un tocco di originalità; niente di nuovo e strabiliante, ma il tutto rivisitato e personalizzato con intelligenza. Due le riprese più originali: il giocoliere che inizia con due, tre, quattro palline per arrivare ad annunciarne cinquanta, e dal suo sacchetto tira fuori una manciata di coriandoli che giongla allegramente nell'aria.
L'altra è quella del prestigio in cui Maurice (Maurizio Tucci) infila coltelli e forchette nella testa del povero Chicco (Sebastian La Veglia) imprigionato in una scatola e coperto da un foulard, ma il trucco è presto svelato, tolto il foulard sulla testa di Chicco appare un grosso cesto d'insalata.
I numeri sono offerti con cura nei costumi, nella musica e negli attrezzi; anche i cambi sono effettuati con velocità e non fanno perdere il ritmo dell'insieme.
Sebastian presenta il trapezio Washington classico ma con uno stile da "barbaro". L'esotico, mandato dal giovanissimo Kevin Tucci, porta in pista cammelli, lama, struzzo, diversi bovini indiani e scozzesi, capre e caprette e un asinello. Lo stesso Kevin apre lo spettacolo con un gruppo di pony. Uno spettacolo di famiglia, dunque, ma che non rinuncia a scritture esterne come la famiglia Valdemar con la giocoleria di Mario, il trapezino di Rosy e la ruota della morte che chiude lo spettacolo o la famiglia Brescianini che arricchisce lo spettacolo con i numeri di Jennifer (hula hop, tessuti e antipodismo) e la conduzione affidata a Diego, una delle "voci" del circo italiano. Fino a poche settimane prima delle feste lo spettacolo prevedeva anche la gabbia mista di Manuel Farina che ha lasciato il complesso per accettare la scrittura della famiglia Alessandrini a Cipro. Nel mese di marzo due novità di rilievo: l'arrivo delle nuove gradinate che completano degnamente l'interno del circo, e il debutto della famiglia Torregrossa con un nuovo quadro in stile argentino che unisce passi di alta scuola in sella a due splendidi frisoni ad esercizi alle bolas. Un numero nuovissimo che i Torregrossa hanno voluto sperimentare sulla pista dei Tucci prima di accettare altri ingaggi.
Entrando in questo circo si ha la sensazione che la famiglia Tucci abbia davvero a cuore questo lavoro adottando la politica dell'onestà e della crescita a piccoli passi. Un insegnamento ereditato dal padre Fernando Tucci che negli anni Ottanta, dopo aver lavorato come segretario in numerosi complessi italiani, realizzò il sogno di aprire un proprio complesso aiutato dalla moglie Francesca Grimaudo e dai figli Alberto "Uccio", Rudy e Maurizio. Rudy seguì la moglie Cinzia Zamperla e intraprese la carriera artistica che oggi lo vede protagonista al Circo Coliseum di Eugenio Vassallo con uno spettacolare numero di serpenti ispirato al mondo di Capitan Uncino. Uccio, sposato con Beatrice (figlia del mitico uomo forte Arthur Robin) è oggi padre di Kevin, Justin e Cristel e si occupa dell'organizzazione e della direzione del complesso. Mentre Maurizio, sposatosi con Giuly Giannuzzi è neo padre della splendida Luna e si dedica allo spettacolo e alle riprese comiche.
Un team affiatato che ama il lavoro e la vita del circo e che non manca di regalare con i suoi spettacoli, momenti di sana spensieratezza ad un pubblico di famiglie.
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